CANNE AL VENTO è la storia delle sorelle Pintor, Esther, Ruth e Noemi con il loro devoto servo Efix, in un paese della Sardegna all’inizio del XX secolo. Di nobiltà antica e ormai decaduta, le tre sorelle vivono sole dalla morte del padre avvenuta in circostanze misteriose vent’anni prima, dopo la fuga di Lia, la più piccola delle sorelle Pintor.
L’equilibrio viene rotto dall’arrivo di Giacinto, il figlio di Lia, bello, ingenuo ma sbandato. Durante il suo soggiorno nasce una passione segreta e forte: l’amore di Noemi per il nipote.
Giacinto, che in qualche modo corrisponde l’infatuazione della zia, a sua volta si innamora di una ragazza povera che poi sposerà. Liberatasi dall’insana passione, Noemi s’accorge finalmente dell’ardore che il cugino, don Predu, prova per lei e convola a nozze, lasciando, infine, moralmente libero, il servo Efix di andare via.
La capacità descrittiva dell’autrice s’imprime nel lettore: i paesaggi, la casa dei protagonisti, le feste ma anche i viaggi introspettivi del servo di casa Pintor.
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